Per gran parte della mia vita ho pensato che ci fosse una regola inespressa: quando sei in gelateria chiedi prima il gusto con cui vuoi finire, in modo che lo posizionino sotto. Poi a 18 anni ho fatto uno stage da gelataia e ho scoperto che in realtà le cose sono più complicate di così, o almeno lo erano nella mia gelateria
penso sempre che i narratori (a parole, o a disegni e parole, come fai tu) abbiano quel dono bellissimo di rendere memorabili o divertenti o illuminanti cose piccole o apparentemente insignificanti o perfino fastidiose... non guarderò più un cono gelato come prima =)) (noi golosi sbafiamo e basta)
buona estate, che sia calda per più di 7 giorni. qui picchia già, povero pianeta nostro
Cara Claudia, la tua rivelazione sulla cronologia dei gusti gelato mi ha aperto finestre su mondi che non conoscevo; è sempre bello curiosare nel retrobottega di posti che entrano così tanto nella nostra quotidianità da illuderci di non avere più segreti, e invece! Quanto alla "memorabilità" dei gelati, credo di essere sulla tua stessa barca, vivo nel Leicestershire e il primo gelato, degno di essere chiamato tale, l'ho mangiato - dopo tre anni - nella Wye Valley, ma la mia ricerca continua anche nelle Midlands!
PS[1]: A proposito di memorabilità, le tue illustrazioni lo sono una più dell'altra :-)
PS[2]: Desiati è portentoso, adoro il suo stile e il suo modo di fare letteratura; se posso ricambiare il consiglio propongo "Quasi niente sbagliato" di Greta Pavan, finito di leggere ieri e credo che la botta da colpo di fulmine per questa scrittrice così espressiva e tagliente mi rimarrà ancora per molto. Libro essenziale, lo definirei.
ciao cara!
penso sempre che i narratori (a parole, o a disegni e parole, come fai tu) abbiano quel dono bellissimo di rendere memorabili o divertenti o illuminanti cose piccole o apparentemente insignificanti o perfino fastidiose... non guarderò più un cono gelato come prima =)) (noi golosi sbafiamo e basta)
buona estate, che sia calda per più di 7 giorni. qui picchia già, povero pianeta nostro
baci
paola
Cara Claudia, la tua rivelazione sulla cronologia dei gusti gelato mi ha aperto finestre su mondi che non conoscevo; è sempre bello curiosare nel retrobottega di posti che entrano così tanto nella nostra quotidianità da illuderci di non avere più segreti, e invece! Quanto alla "memorabilità" dei gelati, credo di essere sulla tua stessa barca, vivo nel Leicestershire e il primo gelato, degno di essere chiamato tale, l'ho mangiato - dopo tre anni - nella Wye Valley, ma la mia ricerca continua anche nelle Midlands!
PS[1]: A proposito di memorabilità, le tue illustrazioni lo sono una più dell'altra :-)
PS[2]: Desiati è portentoso, adoro il suo stile e il suo modo di fare letteratura; se posso ricambiare il consiglio propongo "Quasi niente sbagliato" di Greta Pavan, finito di leggere ieri e credo che la botta da colpo di fulmine per questa scrittrice così espressiva e tagliente mi rimarrà ancora per molto. Libro essenziale, lo definirei.
Un abbraccio
Martina