Biblioteche prestigiose e quella peste di Gauss: la newsletter di Febbraio
claudiaflandoli.substack.com
Qualche mese fa sono stata per la prima volta dentro la biblioteca universitaria di Cambridge. Dentro sembra invece di stare su un set cinematografico della vita di Turing o di Stephen Hawking: legno e libri ovunque. Da una parte, non nego, quest’atmosfera fa un effetto galvanizzante. Ti sembra di avere accesso a tutta la cultura umana e in un certo senso fa venir voglia di studiare. Dall’altra ha un che di alienante, e, come tutto ciò che è legato all’università di Cambridge, ti fa sentire fuori posto, non appartenente. Non aiuta che chi non fa parte dell’università debba pagarsi l’accesso, e anche allora non abbia gli stessi diritti di consultazione. D’altronde parte del prestigio di questa università sembra fondata sul creare classi di privilegio.
Biblioteche prestigiose e quella peste di Gauss: la newsletter di Febbraio
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Biblioteche prestigiose e quella peste di Gauss: la newsletter di Febbraio
Qualche mese fa sono stata per la prima volta dentro la biblioteca universitaria di Cambridge. Dentro sembra invece di stare su un set cinematografico della vita di Turing o di Stephen Hawking: legno e libri ovunque. Da una parte, non nego, quest’atmosfera fa un effetto galvanizzante. Ti sembra di avere accesso a tutta la cultura umana e in un certo senso fa venir voglia di studiare. Dall’altra ha un che di alienante, e, come tutto ciò che è legato all’università di Cambridge, ti fa sentire fuori posto, non appartenente. Non aiuta che chi non fa parte dell’università debba pagarsi l’accesso, e anche allora non abbia gli stessi diritti di consultazione. D’altronde parte del prestigio di questa università sembra fondata sul creare classi di privilegio.