Avendo ormai trascorso praticamente metà della nostra vita adulta in Regno Unito, io e Nicola abbiamo deciso di prendere la cittadinanza britannica. Per farlo bisogna
E superare un test di cultura generale, in cui impari che
Ciao! Da quanto tempo non date un esame?
Per me erano circa 9 anni, più o meno da quando vivo qui in UK. E in più questo era un esame di sola memoria di nomi e date, la cosa in cui mi sento meno portata in assoluto. Dopo aver studiato il libricino su cui ti interrogano (160 pagine fitte di cose da mandar giù a mente) sono entrata in uno stato di trance.
La notte il mio cervello continuava a farmi le domande dei test invece di lasciarmi dormire
Di giorno mi sentivo come se stessi giocoleggiando con tutte queste nozioni
e che se mi fossi distratta anche solo un attimo
Comunque è fatta: l’ho passato! Uscita dalla stanza dell’esame mi sentivo come quando porti un sacchetto pesante per tanto tempo e poi ad un certo punto lo lasci andare e senti le braccia immensamente leggere. Così, ma con il cervello.
Fra questo esame, l’ultima discesa a Urbino e le vacanze di pasqua, Aprile è passato in un soffio e già sono proiettata verso il mio Maggio. Una delle cose che mi aspetta è un viaggio ad Amsterdam, per fare un intervento durante il giorno di apertura di Imaginary, una mostra itinerante su arte e matematica.
Visto che vado lì a parlare mi hanno chiesto di fare per loro anche la locandina per annunciare i vari eventi: volevano che unissi la città di Amsterdam con alcune delle visualizzazioni di concetti matematici che si vedranno in mostra. Ho lavorato con i riferimenti che mi hanno mandato mescolandoli con elementi della città, come le forme dei tetti delle case sui canali e, ovviamente, le biciclette. Queste erano le bozze
E questa la locandina definitiva, dopo che hanno scelto la prima bozza:
tutti gli elementi in arancione sono rimandi matematici, dalle arance nel cestino (argomento che ha fatto vincere la medaglia Fields a Maryna Viazovska, che ha risolto il problema di come impacchettare delle sfere nella maniera più efficiente possibile in 8 dimensioni) alle nuvole dal profilo frastagliato come quello degli insiemi di Julia.
Vi sarete forse chiesti perché questo mese sono stata puntuale nel mandarvi la newsletter: ho fatto un po’ le corse perché questa settimana è in lettura gratuita il fumetto che io e Ylenia Sina abbiamo fatto per la Revue Dessinnée Italia.
lo potete leggere qui! Correte!
Ma basta parlare di me
Vorrei raccontarvi di qualcosa che ho letto negli ultimi 30 giorni, ma sarebbe inevitabilmente il manuale del Life in The UK, e diciamo che non è alta letteratura.
Però ho ascoltato l’audiolibro de La canzone di Achille scritto da Madeline Miller, la stessa autrice di Circe (che vi ho consigliato il mese scorso). Spesso quando un’autrice o autore mi piace vado un po’ in fissa e mi leggo varie cose scritte da loro. A volte non è una saggia idea, perché i romanzi si assomigliano un po’ troppo, altre invece crea dipendenza. Miller fa parte della seconda categoria.
E giusto ieri è uscito il nuovo libro di Roberta Fulci (radiofonista di radio 3 scienza), Male detto. Parla di percezione del dolore e andrebbe comprato anche solo per premiarla di aver trovato questo titolo. E anche perché lei è talmente brava che lo consiglio a cuor leggero senza nemmeno averlo letto, ma non vedo l’ora di farlo.
Fine dei consigli, ma non sono così crudele, non vi lascio sulle spine. È stato lui. Ora potete dormire sonni tranquilli: ci sentiamo a fine Maggio! E buon 25 aprile!
Che belle le locandine!!