Asparagi di monte e larvette: la newsletter di Aprile
Una delle cose che più mi manca del vivere in Italia è la possibilità di andare a “fare” (cioè a cogliere) asparagi selvatici in primavera. In particolare, farlo sui monti intorno a Pisa è una delle gioie della vita.
Ciao! Se non siete mai andati a fare asparagi, beh dovete recuperare, e per fortuna ci sarò io a farvi una mini-guida di come si fa. Certo, se mi fossi svegliata prima e ve l’avessi messa nella newsletter di fine Marzo sarebbe stato un po’ più utile visto che la stagione in cui coglierli sta per finire. Ma il tempismo non è mai stato il mio punto forte.
Altra nota doverosa: in alcuni posti di Italia la raccolta di asparagi è regolamentata. Scoprite come funziona da voi perché non vi vengo a tirar fuori di prigione.
Per prima cosa impariamo a riconoscere le piante di asparago. Sono cespuglietti spinosi fatti da rami “morbidi” che emergono dal terreno.
Attenzione, pungono e graffiano tanto! Ma d'altronde è parte del divertimento:
Gli asparagi altro non sono che dei baby rami che ancora non hanno messo le spine
Evoluzione dell'asparago, per come l'ho capita empiricamente
Sono piante rizomatose, cioè i butti hanno una parte della pianta sotterranea in comune, il rizoma. Per questo gli asparagi si trovano in prossimità della base delle piante di asparago adulte: in realtà fanno parte della stessa pianta.
La tecnica di ricerca dell’asparago tramandata nelle generazioni è quindi: prendi una pianta, la tiri per trovare il punto da dove origina, guardi alla base per nuovi asparagi.
È abbastanza banale, e ci potete portare pure i vostri figli piccoli (che poi cresceranno e scriveranno lunghissime newsletter sull'argomento).
Per tutta la mia vita ho colto gli asparagi prendendone solo la parte morbida, che poi è quella che si mangia: in questo modo il resto del gambo può continuare a crescere e a diventare cespuglio. Poi ho scoperto che su internet ci sono accesissime discussioni in merito: alcuni sostengono che sia meglio estirparli alla base (lasciando però il rizoma intatto) per permettere la crescita di un nuovo asparago.
Per quanto le mie vacanze sui monti siano la cosa che più mi ha dato soddisfazione negli ultimi 30 giorni, anche sul fronte disegni sono uscite un paio di cose degnissime di nota.
Prima di tutto è uscita una raccolta di fumetti pubblicati su Comics&Science edito da Feltrinelli!
Io compaio con la mia storia su Fibonacci, ma dentro ci troverete anche cose scritte e disegnate da Tuono Pettinato, Zerocalcare, Gabriele Peddes e Leo Ortolani giusto per dirne qualcuno.
E anche Cambridge ha visto miei disegni in giro per la città: durante il Cambridge Festival c’è stata una caccia al tesoro promossa dal Gurdon Institute, per far conoscere luoghi di interesse scientifici. Avevano fatto tre percorsi di difficoltà crescente, ognuno basato su degli animali che spesso vengono usati nell’istituto per le loro ricerche: il c.elegans (un vermetto), la drosophila melanogaster (il moscerino della frutta) e una rana, xenopus laevis.
Io ho curato le immagini che hanno accompagnato le varie tappe. Vi faccio vedere qui qualche esempio:
Ma basta parlare di me
Ho molti dubbi di quanto questo pippone sugli asparagi sia stato di vostro gradimento, perché non sono certa che la ricerca di roba da mangiare nella natura sia una cosa che emozioni gli altri quanto lo fa con me.
Se però condividiamo questa passione, vi consiglio di leggere The Forager's Calendar: A Seasonal Guide to Nature’s Wild Harvests di John Wright. È un libro (molto divertente) che ti insegna a riconoscere piante e funghi commestibili nei diversi periodi dell’anno. È specifico per piante che crescono in UK - per cui questo è un consiglio valido per il 2% dei lettori di questa newsletter- ma ci sono varie intersezioni con piante che crescono pure in Italia.
Altrimenti la passione che -spero- tutti i presenti condividono sono i fumetti! Questo Natale volevo uscire un po' dalle cose che già conoscevo e ho chiesto su Instagram qualche consiglio: me ne sono arrivati di molto interessanti e belli e li ho messi in una raccolta in evidenza sul mio profilo. Ora, avrei potuto centellinarli per aver materiale per le newsletter dei prossimi due anni, ma sembra un po' scorretto. Io per adesso ho letto Max Winson di Jeremie Moreau e Peau d'Homme di Hubert e Zanzim, e li consiglio entrambi tantissimo.
Ok ho parlato abbastanza: buoni risotti di asparagi e ci sentiamo a fine Maggio!